Nuova ricerca del Politecnico di Milano, pubblicata Nature Synthesis, suggerisce una soluzione sostenibile ed economica per la sintesi di sostanze chimiche complesse, impiegate nella produzione di farmaci, additivi alimentari e polimeri
Redazione
Il Politecnico di Milano ha fatto una scoperta rivoluzionaria nel campo della sintesi chimica sostenibile, aprendo nuove prospettive per soluzioni innovative che consentono la produzione di sostanze chimiche in modo più efficiente ed ecologicamente compatibile. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature Synthesis.
Il team di ricerca del Politecnico ha utilizzato una tecnica innovativa chiamata dispersione di atomi isolati su supporti di nitruro di carbonio per sviluppare un catalizzatore più attivo e selettivo nelle reazioni di esterificazione. Questa reazione è di grande importanza in quanto permette di legare acidi carbossilici e bromuri per ottenere prodotti utilizzati nella produzione di farmaci, additivi alimentari e polimeri.
La caratteristica rivoluzionaria di questo nuovo catalizzatore risiede nella sua capacità di ridurre l’uso di metalli rari, rappresentando un passo significativo verso la conservazione delle risorse critiche e la sostenibilità dei processi. Inoltre, il catalizzatore può essere attivato dalla luce solare, eliminando la necessità di utilizzare metodologie ad alta intensità energetica. Questa scoperta ha un enorme potenziale nel ridurre la dipendenza da risorse finite e nell’abbassare l’impatto ambientale dei processi catalitici.
Il progetto è stato coordinato dal Prof. Gianvito Vilé, Professore Associato di Ingegneria Chimica presso il Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta”. Il primo autore dello studio è Mark Bajada, un borsista post-dottorato Marie Skłodowska-Curie presso il Politecnico di Milano. La ricerca è stata condotta in stretta collaborazione con ricercatori dell’Università di Milano Bicocca e dell’Università di Torino, ed è stata finanziata dalla Commissione Europea attraverso una borsa post-dottorato Marie Skłodowska-Curie e un progetto Horizon Europe assegnato di recente al Politecnico di Milano chiamato SusPharma.
Lo Studio: https://www.nature.com/articles/s44160-023-00341-3