Per il Consiglio d’Europa l’Italia deve migliorare l’efficacia del suo sistema di prevenzione della corruzione nel governo e nelle autorità di contrasto
di Gianfranco Nitti
A poca distanza dall’abolizione del reato di abuso d’ufficio, il Gruppo di Stati contro la Corruzione, (acronimo GRECO ) del Consiglio d’Europa , in un rapporto appena pubblicato, chiede misure decise per prevenire la corruzione in Italia nei confronti delle persone con funzioni esecutive di alto livello (acronimo PTEF), tra cui il Presidente del Consiglio dei ministri, i ministri, i sottosegretari di Stato, i commissari straordinari e speciali, i membri degli uffici di collaborazione diretta, nonché i membri della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Per la preparazione del rapporto, un gruppo di valutazione GRECO aveva effettuato una visita in Italia dal 22 al 26 maggio 2023 ed esaminato le risposte fornite dall’Italia nel Questionario di Valutazione, oltre che altre informazioni ricevute da istituzioni governative, dalla società civile, ecc. Il gruppo era composto dalla sig.ra Evgjeni BASHARI, Ispettore Generale, Alto Ispettorato per l’Auditing degli Asset e i Conflitti di Interessi (Albania), dal sig. Olivier GONIN, Vice Direttore dell’Unità Internazionale sulla Legge Penale presso l’Ufficio Federale della Giustizia (Svizzera), dal sig. Aidan MCCARTHY, Vice Direttore dell’Unità Anticorruzione di An Garda Síochána (Irlanda) e dal sig. Alvis VILKS, Direttore del Dipartimento Assicurazione della Qualità dell’Ufficio per la Prevenzione e la Lotta alla Corruzione – KNAB (Lettonia), con supporto della sig.ra Sophie MEUDAL-LEENDERS, del Segretariato GRECO.
Nel suo rapporto di valutazione, il GRECO nota che l’Italia ha un considerevole quadro giuridico che si occupa di prevenzione e lotta alla corruzione, ma che è complicato da gestire, a scapito della sua efficienza. Ciò è particolarmente evidente nella regolamentazione dei conflitti di interesse e della divulgazione finanziaria, dove si applicano regole diverse che non coprono adeguatamente tutti i PTEF. Il GRECO osserva inoltre che non esiste un quadro comune di integrità applicabile a tutti i PTEF. Un’analisi sistemica dei rischi di integrità e un codice di condotta specifico dovrebbero applicarsi a tutti, integrati da una guida adeguata, da una sensibilizzazione dedicata e da una consulenza riservata su questioni etiche. In particolare, le regole e le linee guida su regali, vantaggi e inviti, sui contatti con i lobbisti e sul post-impiego devono essere rafforzate. È inoltre importante garantire che tutte le violazioni delle regole applicabili attraggano sanzioni adeguate, il che non è il caso al momento. Passando alla Polizia di Stato, ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza, il GRECO è preoccupato per la scarsa rappresentanza delle donne, soprattutto ai livelli dirigenziali. Tutte e tre le forze hanno un solido sistema in atto per la prevenzione e la gestione dei rischi per l’integrità. Potrebbe, tuttavia, essere migliorato introducendo controlli di integrità nel contesto di trasferimenti e promozioni, nonché a intervalli regolari per le funzioni più esposte. La Polizia di Stato non ha un codice di condotta dedicato e i Carabinieri e la Guardia di Finanza devono integrare le loro regole etiche con una guida più pratica; tutte e tre le forze dovrebbero anche introdurre meccanismi per la consulenza riservata su questioni di integrità. Infine, dovrebbero essere organizzate attività di sensibilizzazione dedicate per tutto il personale su base regolare sulle misure di protezione dei whistleblower, ovvero i dipendenti che denunciano illeciti. L’attuazione delle 19 raccomandazioni rivolte all’Italia sarà valutata dal GRECO nel 2026 attraverso la sua procedura di conformità.
Il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) è un organismo, composto da 50 Stati, del Consiglio d’Europa che mira a migliorare la capacità dei suoi membri di combattere la corruzione monitorando la loro conformità agli standard anticorruzione. Aiuta gli stati a identificare le carenze nelle politiche nazionali anticorruzione, sollecitando le necessarie riforme legislative, istituzionali e pratiche.(gn)
https://www.coe.int/en/web/greco/about-greco/priority-for-the-coe
https://rm.coe.int/fifth-evaluation-round-preventing-corruption-and-promoting-integrity-i/1680b16317
https://www.coe.int/en/web/greco/evaluations/italy