L’intelligenza artificiale (IA) è oggi una delle tecnologie più rivoluzionarie e discusse al mondo. In grado di trasformare radicalmente l’economia, la società e la politica, l’IA rappresenta una delle forze più potenti del XXI secolo. Eppure, il suo progresso viene visto con crescente sospetto da molti dei cosiddetti “poteri forti” – dalle élite economiche ai leader politici e alle istituzioni governative.
Redazione
Questo timore non è infondato, ma affonda le radici in una serie di ragioni economiche, politiche, sociali e persino etiche.
I Poteri Forti: Chi Sono?
Quando si parla di “poteri forti”, si fa riferimento a una serie di attori influenti che controllano o esercitano un potere significativo nelle dinamiche globali: multinazionali, governi, élite finanziarie, istituzioni internazionali e in parte anche i media.
Questi gruppi hanno storicamente detenuto un grande controllo sulle leve del potere economico e politico e, in alcuni casi, sulle tecnologie emergenti.
L’avvento dell’intelligenza artificiale potrebbe minacciare questa posizione di controllo per vari motivi.
1. Disintermediazione Economica e Lavorativa
Uno dei principali timori legati all’IA è la sua capacità di eliminare interi settori lavorativi, rendendo obsolete determinate competenze e ruoli.
Questo processo di automazione è già in atto in molte industrie. Per esempio, la catena di fast food McDonald’s ha implementato chioschi automatici in migliaia di ristoranti per ridurre il numero di cassieri.
Nel settore logistico, Amazon ha investito massicciamente in robotica per automatizzare i propri magazzini.
Questo processo di disintermediazione non colpisce solo i lavoratori manuali. Algoritmi sempre più avanzati stanno sostituendo anche figure professionali specializzate.
Gli algoritmi di intelligenza artificiale utilizzati da aziende come BlackRock, il più grande gestore di fondi al mondo, stanno cambiando il volto della gestione finanziaria, riducendo la necessità di operatori umani.
Secondo uno studio del World Economic Forum, entro il 2025 circa 85 milioni di posti di lavoro saranno sostituiti dall’IA, mentre ne verranno creati solo 97 milioni di nuovi.
Tuttavia, i nuovi ruoli richiederanno competenze altamente specializzate che molti lavoratori attuali non possiedono.
Le élite economiche, in particolare coloro che operano in settori legati alla manodopera e ai servizi tradizionali, vedono l’IA come una forza destabilizzante che potrebbe minare l’ordine esistente e creare nuove forme di ineguaglianza sociale.
L’aumento della disoccupazione tecnologica potrebbe innescare un’ondata di instabilità sociale, con proteste e richieste di redistribuzione economica, minacciando lo status quo.
2. Concentrazione del Potere nelle Mani di Pochi Attori Tecnologici
Un’altra fonte di preoccupazione per i poteri forti è la concentrazione del controllo tecnologico nelle mani di poche aziende, in particolare i colossi della Silicon Valley come Google, Amazon, Microsoft e Facebook (Meta).
Queste aziende stanno investendo enormi risorse nello sviluppo di tecnologie IA avanzate, acquisendo un vantaggio competitivo che sembra irraggiungibile per la maggior parte delle altre imprese.
La concentrazione del potere tecnologico può portare a una forma di monopolio di fatto, in cui poche aziende decidono le sorti del mercato globale.
Questo spaventa sia le élite economiche tradizionali che i governi. Un esempio lampante è il controllo che Google ha sull’intelligenza artificiale legata alle ricerche online e alla pubblicità, un mercato che gestisce con algoritmi sempre più sofisticati, riducendo la capacità dei concorrenti di competere.
I governi, in particolare quelli europei, hanno cercato di rispondere con regolamenti come il General Data Protection Regulation (GDPR) per cercare di limitare questo strapotere, ma con risultati spesso limitati.
3. Erosione del Potere dei Governi e della Sovranità Nazionale
I governi temono l’intelligenza artificiale non solo per il suo impatto economico, ma anche per la sua capacità di erodere il loro potere.
Le tecnologie IA possono essere usate per rafforzare il controllo autoritario, come nel caso della Cina, dove il governo ha implementato un sistema di sorveglianza di massa basato su IA e riconoscimento facciale, controllando e influenzando il comportamento della popolazione.
Tuttavia, la stessa IA potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per gli Stati democratici. La capacità dell’IA di analizzare e manipolare enormi quantità di dati personali ha il potenziale per minare la democrazia.
Durante le elezioni presidenziali statunitensi del 2016, è stato scoperto che la società Cambridge Analytica aveva utilizzato algoritmi di intelligenza artificiale per profilare milioni di elettori e influenzare il loro comportamento tramite campagne pubblicitarie mirate su Facebook.
Questo caso ha sollevato interrogativi sul ruolo dell’IA nella manipolazione elettorale e sulla capacità dei governi di proteggere i propri cittadini da queste tecniche avanzate di propaganda.
Inoltre, le potenzialità delle criptovalute e delle tecnologie blockchain, spesso alimentate da intelligenze artificiali, rappresentano una minaccia diretta per il controllo che i governi esercitano sulle valute tradizionali.
Se l’adozione di valute decentralizzate basate su blockchain diventasse comune, i governi potrebbero perdere parte del loro potere monetario, con conseguenze potenzialmente devastanti per la stabilità delle economie nazionali.
4. Sfida ai Valori Etici e Sociali
Oltre alle preoccupazioni economiche e politiche, i poteri forti temono anche l’impatto dell’IA sui valori etici e sociali.
L’intelligenza artificiale, con la sua capacità di prendere decisioni autonome, solleva complesse questioni morali.
Le IA utilizzate nei sistemi di giustizia penale, ad esempio, possono riprodurre pregiudizi razziali e sociali, come dimostrato da un’indagine condotta da ProPublica nel 2016, che ha scoperto che un sistema di IA utilizzato per prevedere la recidività criminale negli Stati Uniti mostrava bias razziali contro gli afroamericani.
Questo tipo di preoccupazione è condivisa da attivisti per i diritti umani e governi democratici, che temono che l’adozione di IA non regolamentate possa portare a nuove forme di ingiustizia sociale. In risposta, l’Unione Europea ha proposto un regolamento specifico sull’intelligenza artificiale, per garantire che queste tecnologie vengano sviluppate in modo etico e trasparente, limitando l’uso dell’IA in settori come la sorveglianza di massa o il riconoscimento facciale senza consenso.
5. Rivoluzioni Tecnologiche Fuori Controllo
Infine, i poteri forti temono che l’IA possa innescare una rivoluzione tecnologica fuori controllo, simile a quanto avvenuto con la rivoluzione industriale, ma su scala esponenziale.
La cosiddetta singolarità tecnologica, un’ipotetica fase in cui l’IA supererà l’intelligenza umana e prenderà decisioni al di fuori del controllo umano, è una delle paure più diffuse nel dibattito contemporaneo.
Elon Musk, CEO di Tesla e SpaceX, e il fisico Stephen Hawking, hanno entrambi avvertito dei pericoli potenziali legati all’IA avanzata, sostenendo che potrebbe rappresentare una minaccia esistenziale per l’umanità.
La capacità delle IA di evolversi autonomamente, attraverso il machine learning e il deep learning, potrebbe portare a scenari in cui l’intelligenza artificiale sviluppa obiettivi o comportamenti che non sono in linea con quelli degli esseri umani.
Anche se al momento queste preoccupazioni sembrano fantascientifiche, il rapido avanzamento della tecnologia rende il dibattito sempre più attuale.
I poteri forti temono l’avanzare dell’intelligenza artificiale per una serie di ragioni che vanno dalla perdita di controllo economico e politico, all’erosione della sovranità nazionale, fino alle profonde implicazioni etiche e sociali.
La tecnologia IA ha il potenziale di ridefinire radicalmente il mondo in cui viviamo, portando benefici enormi, ma anche rischi altrettanto grandi.
Mentre la sua adozione continua a crescere, è essenziale che la società nel suo complesso – non solo i poteri forti – si prepari a gestire le sfide che l’IA inevitabilmente porterà con sé.