Le relazioni di coppia, in particolare i matrimoni di lunga durata, sono dinamiche complesse che, inevitabilmente, attraversano fasi di conflitto. Gli scontri all’interno di un matrimonio possono essere percepiti come un fallimento, ma in realtà rappresentano un fenomeno naturale e, in alcuni casi, persino salutare.
di Giovanni che
Le coppie sposate, soprattutto quelle legate da decenni, litigano ciclicamente per una serie di motivi che spaziano da questioni biologiche e psicologiche a fattori socio-culturali.
Questo articolo esamina i motivi principali per cui le coppie sposate affrontano conflitti ripetuti, citando studi scientifici per fornire una comprensione approfondita del fenomeno.
1. L’importanza dei cicli di vita e degli eventi stressanti
La vita matrimoniale è scandita da diverse fasi di sviluppo, ognuna delle quali porta con sé sfide uniche. Gli studi in psicologia evolutiva suggeriscono che i conflitti ciclici tra coniugi sono spesso legati ai cicli di vita e agli eventi critici che si verificano nel corso degli anni.
In un matrimonio, gli eventi di transizione, come la nascita di un figlio, l’ingresso dei figli nell’adolescenza, la pensione o la perdita di genitori anziani, possono creare stress che porta a tensioni interne alla coppia.
Uno studio pubblicato su The Journal of Marriage and Family ha evidenziato che l’arrivo dei figli è un periodo particolarmente critico per le coppie.
Durante questo periodo, i ruoli familiari si ridefiniscono, i livelli di stress aumentano e il tempo per il partner diminuisce, causando un aumento dei conflitti.
Questo fenomeno è stato riscontrato in numerosi studi longitudinali che hanno osservato che i tassi di conflitto aumentano significativamente nei primi anni di genitorialità e si attenuano solo quando i figli diventano più autonomi .
2. Differenze nella gestione dello stress
Ogni individuo ha un proprio modo di gestire lo stress, che può derivare da una varietà di fonti: il lavoro, la salute, le finanze o questioni familiari.
Uno studio condotto dall’Università della California, San Francisco, ha dimostrato che le differenze nel modo in cui i partner affrontano lo stress sono una delle cause principali di conflitto.
Gli uomini tendono a rispondere allo stress con comportamenti di evitamento o “ritiro emotivo”, mentre le donne, in generale, preferiscono affrontarlo direttamente e discutere dei problemi.
Questa discrepanza nelle modalità di coping può portare a incomprensioni e frustrazioni, contribuendo a scontri periodici .Inoltre, lo studio di Gottman e Levenson, noto come il “Love Lab Study”, ha identificato una tendenza nei matrimoni di lunga durata, ovvero che le coppie che evitano attivamente i conflitti hanno maggiori probabilità di accumulare risentimenti, il che può esplodere in liti molto più intense in seguito .
3. Declino della dopamina e dei neurotrasmettitori legati all’amore
Un altro aspetto cruciale da considerare è il cambiamento biologico che avviene nel cervello delle persone che convivono a lungo termine.
Durante le prime fasi di una relazione, i livelli di dopamina e ossitocina — noti come i “neurotrasmettitori dell’amore” — sono particolarmente elevati, inducendo sentimenti di euforia e legame.
Tuttavia, col tempo, questi livelli si attenuano naturalmente, riducendo la sensazione di “novità” e di intensa attrazione verso il partner.
Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Psychoneuroendocrinology, i cambiamenti nei livelli di questi neurotrasmettitori possono portare a un calo della motivazione a cercare il partner in modo attivo o a investire nello stesso tipo di comportamento affettuoso e intimo che era prevalente all’inizio della relazione.
Questa dinamica può causare una perdita di connessione emotiva, portando a malintesi e, successivamente, a conflitti. Questo ciclo può ripetersi nel tempo, con fasi di riconnessione e successivi allontanamenti .
4. Il conflitto come strategia di risoluzione e crescita
Un aspetto spesso trascurato, ma ben documentato nella ricerca psicologica, è che il conflitto può servire come meccanismo di risoluzione delle tensioni e come strumento di crescita.
Lo psicologo John Gottman, uno dei maggiori esperti di relazioni, ha studiato per decenni il comportamento delle coppie e ha sviluppato il concetto dei “Quattro Cavalieri dell’Apocalisse”, riferendosi a quattro pattern di comportamento predittivi del divorzio: critica, disprezzo, difensività e ostruzionismo.
Tuttavia, ha anche evidenziato che non è il conflitto in sé a minare una relazione, ma piuttosto il modo in cui viene gestito.Uno studio pubblicato su The Journal of Family Psychology ha scoperto che le coppie che affrontano i conflitti in modo costruttivo — cercando soluzioni e compromessi piuttosto che evitare o aggravare la situazione — tendono ad avere relazioni più durature e soddisfacenti.
Il conflitto, se gestito correttamente, può essere un mezzo per rinnovare il legame, riconoscere i bisogni non soddisfatti e migliorare la comunicazione .
5. La pressione sociale e Culturale
Le aspettative sociali e culturali giocano un ruolo significativo nelle dinamiche di coppia. In molte culture, il matrimonio è considerato un’istituzione “per tutta la vita”, con pressioni sociali per mantenere un’immagine di felicità e stabilità.
Questo può portare a una soppressione dei conflitti naturali o a una negazione dei problemi esistenti, che successivamente possono emergere in modo più esplosivo.
Uno studio condotto dall’Università del Texas ha dimostrato che le coppie che percepiscono maggiori pressioni sociali per conformarsi a determinati standard di matrimonio sono più inclini a sperimentare cicli di conflitto.
La ricerca ha indicato che il conflitto può essere una manifestazione di disallineamento tra le aspettative individuali e le norme sociali imposte, un problema che si intensifica con il passare del tempo .
6. Le relazioni a lungo termine e il cambiamento personale
Le persone cambiano nel corso del tempo, e questo include non solo i loro interessi e obiettivi, ma anche i loro valori, priorità e aspettative. In un matrimonio di lunga durata, il cambiamento individuale può diventare una fonte di conflitto se i coniugi non riescono a crescere insieme o ad adattarsi ai cambiamenti dell’altro.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Social and Personal Relationships, una delle cause più comuni di conflitto tra coppie sposate da molto tempo è il cambiamento nei valori o nelle aspirazioni personali.
Gli individui possono sviluppare nuovi interessi o ambizioni, e se queste non sono condivise o comprese dal partner, può emergere una disconnessione emotiva che spesso porta a litigi ciclici.
La chiave, secondo lo studio, è la capacità della coppia di comunicare in modo aperto e di adattarsi ai cambiamenti reciproci.
I conflitti ciclici nelle coppie sposate, soprattutto in quelle che hanno condiviso anni o decenni insieme, sono una parte naturale e, in molti casi, inevitabile della relazione. Dalla gestione dello stress agli inevitabili cambiamenti biologici e personali, numerosi fattori contribuiscono a far sì che le coppie litighino ciclicamente.
Tuttavia, come evidenziato da molte ricerche, il modo in cui i conflitti vengono gestiti può determinare la salute e la longevità di una relazione. Mentre i litigi possono essere difficili da affrontare, sono anche un’opportunità per comprendere meglio il partner, riconnettersi e crescere insieme.