Sab. Lug 27th, 2024

Iniziative concrete per la salvaguardia del clima e della natura, con azioni tangibili. Il Laboratorio di Climatologia Alpina – LCA, situato a 3030 metri sul Monte Rosa, inaugura una nuova strumentazione fornita da FRoSTA per l’analisi e la previsione del cambiamento climatico

Redazione

Questa importante donazione è frutto della stretta collaborazione tra FRoSTA e Legambiente, un’organizzazione impegnata da lungo tempo nella sensibilizzazione e nella tutela dei ghiacciai, focalizzando l’attenzione sugli effetti del cambiamento climatico.

Il 14 luglio, durante una visita congiunta di rappresentanti di Legambiente e FRoSTA al Laboratorio di Climatologia Alpina presso l’Università di Torino, è stato consegnato un nuovo strumento innovativo che offrirà un sostegno concreto alla ricerca universitaria nel campo della climatologia. Questo strumento è stato pensato per supportare il lavoro della climatologa Fiorella Acquaotta, in collaborazione con un gruppo di giovani ricercatori tra cui la climatologa Alice Baronetti, la glaciologa Cristina Viani e l’ICT consultant Diego Guenzi.

FRoSTA, da sempre impegnata a promuovere la tutela dell’ambiente, ha fatto del rispetto per l’equilibrio del pianeta uno dei valori fondanti della sua azienda. Fin dal 2003, l’azienda si è posta l’obiettivo di produrre cibo in modo totalmente naturale, senza l’aggiunta di additivi o ingredienti industriali, e ha continuato a impegnarsi nel perseguire una produzione sempre più sostenibile. La collaborazione con Legambiente ha consentito a FRoSTA di concentrarsi negli ultimi anni sulla condizione dei ghiacciai in Italia, riconoscendo la necessità di monitoraggio e controllo costante. L’iniziativa culminò nel 2022 con la creazione del Giardino dei Ghiacciai in Valnontey, all’interno del Parco del Gran Paradiso. Quest’anno, il focus si è spostato sull’implementazione di strumenti di ricerca presso il Laboratorio di Climatologia Alpina, finalizzati alla raccolta dati e alle previsioni riguardo il cambiamento climatico, enfatizzando l’importanza degli investimenti nella ricerca scientifica.

Il dono in questione è il TRwS x2y, un pluviometro estremamente preciso e sensibile, in grado di misurare tutti i tipi di precipitazioni, solide e liquide, in diverse condizioni ambientali, quali variazioni di temperatura, vento e neve. La sua elevata precisione rende questo strumento uno degli apparecchi più avanzati nel campo della climatologia.

Questo progetto rappresenta un’importante iniziativa della Carovana dei Ghiacciai, promossa da Legambiente, volta a mantenere l’attenzione sulla protezione dell’ambiente alpino e a lanciare un grido d’allarme riguardo alla drammatica accelerazione dei fenomeni di riscaldamento e al conseguente ritiro dei ghiacciai, con le loro impatti sull’ecosistema. L’area di interesse di questo progetto si estende tra Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia, in particolare riguarda il massiccio del Monte Rosa tra i comuni di Alagna Valsesia e Gressoney-La-Trinité, territori di alta montagna che rivestono una valenza ambientale fondamentale e testimoniano la fragilità socio-ambientale e meteorologica di fronte al cambiamento climatico.

Gianluca Mastrocola, AD di FRoSTA Srl, sottolinea l’impegno costante dell’azienda nella difesa dell’ambiente e la tutela del pianeta, affermando che tale impegno si traduce in azioni concrete, spesso realizzate grazie a collaborazioni con attori impegnati come Legambiente. Mastrocola manifesta inoltre il proprio orgoglio nell’essere partner di Legambiente e nel collaborare con il Laboratorio di Climatologia Alpina, un’istituzione di eccellenza e di grande valore per l’Italia, supportando la ricerca e sensibilizzando sulle conseguenze dei cambiamenti climatici sul territorio.

Vanda Bonardo, Responsabile Alpi di Legambiente, esprime la felicità riguardo al progetto speciale realizzato all’interno della Carovana dei Ghiacciai. Tale iniziativa rappresenta un’importante tassello nel percorso dell’ambientalismo scientifico di Legambiente, enfatizzando l’accelerazione dei fenomeni di riscaldamento e la necessità di monitorare e comprendere l’andamento delle precipitazioni per studiare e prevedere il cambiamento climatico, considerando le Alpi come uno dei principali hotspot a livello europeo.

Fiorella Acquaotta, climatologa dell’Università di Torino presso il Dipartimento di Scienze della Terra, sottolinea il ruolo primario del Dipartimento nella ricerca sul cambiamento climatico in ambienti estremi. La nascita del Laboratorio di Climatologia Alpina (LCA) ne è una conferma, poiché contribuirà a una migliore interpretazione del rischio climatico nelle zone di alta quota e favorirà una pianificazione territoriale adeguata e consapevole delle politiche ambientali. Inoltre, il LCA si prefigge di preparare tecnici, professionisti e la popolazione a comprendere e affrontare le sfide della mitigazione del cambiamento climatico nel prossimo futuro.

L’iniziativa sottolinea l’importanza della collaborazione tra aziende, organizzazioni ambientaliste e istituzioni accademiche per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico e per promuovere la ricerca scientifica finalizzata alla tutela del pianeta e della nostra società.

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