Sab. Lug 27th, 2024
cultura digitale

Il Digital Culture Center di Milano darà il via mercoledì 22 novembre alle 18:30 all’evento di apertura della mostra immersiva “Zero Gravity Evolution” dell’artista giapponese Yoichiro Kawaguchi

Redazione

Un pioniere nell’esplorazione delle potenzialità dell’arte digitale tra gli anni ’60 e ’90, Yoichiro Kawaguchi, giapponese di nascita, è noto per la sua ricerca sistematica sulle immagini generate al computer e la creazione di forme affascinanti da sistemi di regole formalizzate.

La mostra “Zero Gravity Evolution” presso il MEET Digital Culture Center di Milano è un progetto in continuo sviluppo. Ogni mese, il pubblico potrà immergersi in una diversa opera dell’artista giapponese nella sala immersiva del centro.

La mostra prende il via con “Xenion,” un’opera del 2003 in cui Kawaguchi esplora la creazione di forme di vita artificiali utilizzando simulazioni al computer di metalli liquidi.

L’opera mostra il suo concetto di un universo interiore in continua evoluzione, simile allo scheletro di un gigantesco dinosauro.

Oltre alla grafica computerizzata, Kawaguchi utilizza forme geometriche argentate che creano una bellezza astratta e futuristica.

Le opere di Kawaguchi sono ispirate alla natura e create attraverso algoritmi di arte generativa. Attraverso un processo di metamorfosi e evoluzione costante, nuove forme e colori emergono da forme esistenti.

La natura di Kawaguchi è caratterizzata da elementi onirici e ancestrali, riflettendo profondamente la cultura giapponese, che abbraccia la tecnologia. Queste forme non sono generate da misurazioni precise ma seguono principi algoritmici basati sulle leggi della natura.

La ricerca artistica di Kawaguchi si unisce in modo unico alla ricerca scientifica, esplorando gli aspetti estetici del biomorfismo digitale.

Proprio come la scienza utilizza simulazioni per comprendere i meccanismi della vita, Kawaguchi sfrutta procedure algoritmiche per creare processi morfogenetici con qualità estetiche.

Nel corso del tempo, la sua ricerca ha evoluto, passando da software semplici a strumenti sempre più complessi.

Kawaguchi sottolinea come la tecnologia digitale consenta di visualizzare immagini impossibili da realizzare con tecnologie tradizionali, aprendo porte a nuove espressioni artistiche sia in immagini fisse che in movimento.

Questa flessibilità nella creazione di opere d’arte offre un’ispirazione continua. L’artista cerca di trasmettere sensazioni e concetti attraverso la forma e il colore, sia in opere statiche che in movimento.

L’opera di Kawaguchi è fondamentalmente mimetica, non cerca di imitare il mondo reale, ma emula le leggi e i principi della natura.

Come molta arte astratta contemporanea, la sua ricerca mira a comprendere la realtà fisica attraverso l’espressione artistica.

Yoichiro Kawaguchi, nato a Tanegashima nel 1952, ha iniziato la sua carriera nel mondo della computer grafica negli anni ’70.

La sua ricerca lo ha portato a combinare elementi modulari e a esplorare gli algoritmi di crescita delle forme naturali.

Ha presentato il suo lavoro al SIGGRAPH nel 1982 ed è stato invitato a rappresentare il Giappone alla Biennale di Venezia nel 1986 e nel 1995.

Il MEET Digital Culture Center di Milano è un’istituzione dedicata all’arte e alla cultura digitali. Il centro promuove l’innovazione culturale e ospita eventi come “Meet the Media Guru” con figure di spicco dell’innovazione.

Offre anche workshop, conferenze e progetti artistici che esplorano i nuovi linguaggi dell’arte digitale. Il centro è stato progettato per incoraggiare la fluidità, l’interconnessione e la partecipazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *