61 milioni dal PNRR: 2,6 MW di fotovoltaico, dissalatori e nuovi mezzi elettrici. Progetti e investimenti presentati ai “Green Salina Energy Days” dal 5 al 7 giugno. Obiettivo finale: ridurre 72mila tonnellate di CO2 l’anno e eliminare le navi cisterna
Redazione
Palermo, 3 giugno 2024 – Le Isole Eolie puntano a diventare 100% green entro il 2030, un obiettivo reso possibile grazie al rapido avanzamento dell'”Agenda per la transizione energetica delle isole minori europee”, promossa dal Segretariato europeo “Clean Energy for EU Islands”, istituito nel 2018 dalla Commissione e dal Parlamento europei.
Salina è stata designata come una delle sei “EU Pilot Island” nel 2019 e dal 2023, assieme alle altre sei isole del Comune di Lipari, tutte le Eolie fanno parte delle “100% Renewable Energy Islands for 2030”.
Questo gruppo comprende 30 isole e arcipelaghi europei selezionati dal Segretariato, impegnati con l’assistenza tecnica del Politecnico di Torino a redigere l'”Agenda per la transizione energetica”, con l’obiettivo di raggiungere il 100% di energia rinnovabile entro il 2030.
Per le Eolie, l’Agenda ha fissato sei nuovi obiettivi per il 2030: installare ulteriori impianti fotovoltaici per un totale di 2,6 MW; realizzare un impianto geotermico a Panarea per coprire il 35% del fabbisogno dell’isola, alimentando anche un minidissalatore; migliorare l’efficienza delle reti idriche di Salina; incentivare la mobilità elettrica sostituendo gratuitamente gli scooter a benzina degli isolani con veicoli elettrici; acquistare autocompattatori elettrici e altri mezzi ecologici per la raccolta dei rifiuti e l’igiene urbana; e creare Comunità energetiche rinnovabili e solidali nelle isole maggiori.
Il team locale dell'”Agenda per la transizione” è composto dai comuni di Lipari, Malfa, Santa Marina Salina e Leni, dal Dipartimento regionale dell’Energia, da Sel-Società elettrica liparese, Athanor Geotech, l’associazione “Salina isola verde”, l’associazione “Isole sostenibili”, l’associazione “Tecnici eoliani” e Federalberghi Isole Eolie.
Le iniziative sono supportate da numerosi partner istituzionali e scientifici, sia pubblici che privati, e da quest’anno anche da Ance Sicilia.
I sei obiettivi, insieme ai relativi progetti e investimenti, saranno discussi da istituzioni, esperti e imprese durante la settima edizione dei “Green Salina Energy Days”, organizzata dall’associazione “Isole sostenibili” il 5 e 6 giugno, seguita dalla seconda edizione del “Blue Island Day” il 7 giugno, presso l’Auditorium del Comune di Malfa a Salina.
Risultati dell’ultimo anno
Dopo la sesta edizione dei “Green Salina Energy Days” nel 2023, le Eolie hanno accelerato la transizione “green” per utilizzare i circa 61 milioni stanziati dal “Pnrr” con la misura “Isole verdi”. Salina è passata da quasi zero a oltre 300 kWp di potenza fotovoltaica installata, e Lipari da 120 a 500 kWp. È stato chiuso il primo bando per la sostituzione dei ciclomotori e progettato l’impianto geotermico a Panarea da 100 kW (1,5 milioni di euro). Con il programma “Nesoi”, l’Ati di Messina ha completato lo studio di fattibilità per la rete idrica e il dissalatore a Salina (7,9 milioni di euro). Sono stati progettati impianti fotovoltaici a Lipari per 700 kWp su Monte Sant’Angelo e per 400 kWp su edifici comunali, e a Salina per oltre 600 kWp.
Dati e obiettivi
Secondo il Parlamento europeo e Eurostat, circa 2.400 isole europee abitate non sono connesse alla terraferma, ospitando 20,6 milioni di persone (4,6% della popolazione europea). Queste isole affrontano alti costi e inquinamento legati alla produzione di energia e all’importazione di combustibili fossili e acqua potabile. Finora, 109 isole europee si sono impegnate a raggiungere un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità secondo l’Agenda del Segretariato europeo. Tra queste, le italiane Pantelleria, le sette Isole Eolie, Giglio e Giannutri, San Pietro, Lampedusa e Linosa, Favignana e La Maddalena.
Secondo i “Piani comunali d’azione per l’energia e il clima” di Salina e Lipari, finanziati dal Dipartimento regionale Energia, le Eolie hanno circa 16.000 residenti con un fabbisogno annuo di energia di 76 GWh, consumando 463 tonnellate di gas propano liquefatto, quasi 3 milioni di litri di benzina e 2,1 milioni di litri di gasolio, con emissioni di 72.500 tonnellate di CO2 l’anno. La principale fonte di inquinamento sono i collegamenti marittimi (60%), seguiti da edifici (14%), mobilità interna (13%), attività terziarie (11%), industria e agricoltura (3%).
Il progetto “Nesoi” prevede interventi per l’elettrificazione delle banchine e la riduzione delle emissioni dei collegamenti marittimi con l’arcipelago. Sempre con “Nesoi”, lo studio di fattibilità dei dissalatori per Salina prevede di rifornire l’isola di oltre 550.000 mc di acqua potabile all’anno, rendendo superfluo il servizio con le navi cisterna che attualmente costa allo Stato oltre 13 euro al metro cubo.