Ven. Ott 18th, 2024

Rendere le case ecologiche è una necessità collettiva. Serve un Piano nazionale di ristrutturazione edilizia, un Osservatorio permanente e Centri territoriali per la Rigenerazione degli edifici. Le risorse non sono un problema: il Governo deve rendere permanenti gli incentivi, reintrodurre lo sconto in fattura per le aziende qualificate e creare un Fondo sociale per chi è economicamente svantaggiato

Redazione (fonte Adiconsum )

La nuova normativa europea Case green stabilisce che dal 2030 tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere a emissioni zero, e entro il 2050 lo dovrà essere l’intero patrimonio edilizio dei 27 Paesi dell’Unione europea.

Recepire la direttiva europea è un’opportunità imperdibile – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale – indispensabile per migliorare la qualità della vita dei cittadini, rigenerando abitazioni private e edifici pubblici per renderli salubri, sicuri e non inquinanti, ovvero sostenibili.

Adiconsum – prosegue Mauro Vergari, Direttore dell’Ufficio Sostenibilità – ha elaborato un proprio Position paper, basato sull’ascolto diretto dei consumatori, attraverso vari progetti realizzati (Prosiel tour, Survey Green Circle, ecc.).

Nel documento, si chiede al Governo e al Parlamento di intervenire con un Piano nazionale di ristrutturazione edilizia, con riferimento anche al decreto Salva-Casa, la costituzione di un Osservatorio permanente composto da tutti gli attori interessati e la creazione di Centri Territoriali di Assistenza per la Rigenerazione della Casa, per aiutare i cittadini/proprietari di immobili a ristrutturare i propri appartamenti.

Il tema delle risorse necessarie per la rigenerazione edilizia, l’efficientamento e il risparmio energetico, spesso al centro del dibattito politico, – continua De Masi – è, secondo Adiconsum, un problema sostenibile.

Adiconsum, nel proprio Position Paper, propone di:

  • Rendere strutturali gli incentivi esistenti per ristrutturazioni e efficientamento energetico.
  • Anticipare il costo degli interventi da parte delle aziende fornitrici di energia elettrica, recuperandolo in bolletta con il risparmio generato.
  • Reintrodurre lo sconto in fattura per le aziende qualificate che aderiranno al Piano nazionale di ristrutturazione edilizia.
  • Creare un Fondo sociale per gli incapienti e coloro in povertà energetica.

Tutto ciò considerando i vantaggi della rigenerazione edilizia in termini di vivibilità, salubrità, miglioramento della classe energetica, messa in sicurezza degli impianti elettrici, oltre ai benefici ambientali e sociali.

Per il Position Paper di Adiconsum, clicca qui.

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