Sab. Lug 27th, 2024

Non più fantascienza ma realtà per rispondere alla crescente domanda di trasporto pubblico privato

Redazione

Si parla molto, in questi giorni, di trasporto pubblico e mancanza di taxi liberi in giro per le grandi città. Effettivamente il problema si pone visto che a Roma le licenze di taxi sono solo 8000 e a Milano poco più di 5000 a fronte di una domanda sempre più crescente da parte degli utenti della mobilità urbana.

Una soluzione potrebbe venire dalla tecnologia, anche per questo tipo di problemi.

Infatti, e non è fantascienza, molti degli spostamenti urbani così come li conosciamo oggi, potrebbero essere sostituiti a breve dai cosiddetti VTOL (Vertical Takeoff and Landing – VTOL) aeromobili con particolari caratteristiche il 75% più veloci di qualsiasi altro mezzo di trasporto pubblico.

Gli aeromobili a decollo e atterraggio verticale (Vertical Takeoff and Landing – VTOL appunto) potrebbero presto animare le grandi città e risolvere il problema degli spostamenti brevi. I VTOL sono un po’ simili agli elicotteri, ma invece di eliche, hanno delle ali e non necessitano di una pista di atterraggio perché, come suggerisce il nome, possono decollare e atterrare verticalmente.

I VTOL potrebbero essere utilizzati come taxi volanti per spostare passeggeri in metropoli sempre più congestionate, ma potrebbero anche funzionare come ambulanze o come un modo più veloce per trasportare merci.

Altri vantaggi includono il costo più contenuto delle infrastrutture necessarie, come le piattaforme di lancio chiamate “vertiport”, molto più economiche rispetto ai tradizionali hub. Inoltre, questi velivoli sono più ecologici rispetto ai mezzi di trasporto convenzionali, poiché utilizzano batterie e carburanti puliti, come l’idrogeno.

Come funzionano i VTOL?

I VTOL possono operare in qualsiasi contesto, ma sono particolarmente adatti alle aree urbane poiché non necessitano di una pista di decollo.

Poiché questi aeromobili a “sostentamento potenziato” hanno un design ad ala fissa, possono volare per periodi più lunghi e a quote più elevate rispetto agli elicotteri con pale rotanti, secondo quanto afferma l’azienda statunitense Aurelia Aerospace. Quest’ultima afferma che il suo modello Aurelia Q1 può volare fino a 2,5 ore e ha un’autonomia di 20 chilometri.

L’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) afferma che i veicoli a decollo e atterraggio verticale (VTOL) utilizzati per il trasporto di merci e passeggeri saranno molto probabilmente pilotati a distanza. Tuttavia, si aspetta che quelli destinati al trasporto di persone abbiano inizialmente dei piloti a bordo anche se lo scenario potrebbe cambiare con lo sviluppo della tecnologia.

Magari tra 10 anni, prevediamo che i piloti umani a bordo dei taxi aerei saranno gradualmente sostituiti da piloti remoti a terra”, afferma l’EASA. “E in una ulteriore evoluzione, potremmo vedere i taxi aerei operare autonomamente, senza alcun intervento umano durante il volo.”

Il produttore statunitense di aeromobili Boeing ha presentato una roadmap per la sua visione del futuro trasporto aereo cittadino e punta su modelli di VTOL senza piloti a bordo ma guidati da remoto.

Cosa sono i vertiport?

La nuova generazione di VTOL (Vertical Take-Off and Landing) avrà bisogno di hub su misura collegati a treni, autobus e aeroporti. Il concetto è quello della coincidenza: si scende dal VTOL e si prende un altro mezzo. Sarà necessario quindi tenere conto di questa esigenza propria di molti passeggeri se si dovesse pensare di rendere effettivamente operativi questi mezzi aerei.

La Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti ha pubblicato nuove linee guida sugli standard di progettazione per questi vertiport, e per l’integrazione di ciò che chiamano aeromobili di mobilità aerea avanzata (AAM). Queste forniscono informazioni per progettisti e costruttori per garantire decolli e atterraggi sicuri, e distanze adeguate dei vertiport dalle tradizionali stazioni di trasporto pubblico.

Quando il primo viaggio in VTOL?
Quello che viene annunciato come il primo vertiporto operativo al mondo è stato sperimentato nella città inglese di Coventry nell’estate del 2022. Air-One è il risultato di una collaborazione tra la Città di Coventry e la start-up britannica Urban-Air Port.

L’azienda afferma che la mancanza di infrastrutture adeguate è uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo dei VTOL elettrici. Si prefigge di aprire più di 200 vertiporti in tutto il mondo, con pianificazioni in corso presso siti a Londra, Los Angeles, Australia, Corea del Sud, Francia, Germania, Scandinavia e Asia sudorientale.

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