Sab. Lug 27th, 2024

Oggi, con grande soddisfazione, si conclude con successo l’ambizioso “Grande Progetto Pompei” per il restauro del celebre sito archeologico di Pompei, una delle attrazioni turistiche più rinomate a livello mondiale e un tesoro culturale di inestimabile valore che svolge un ruolo fondamentale nell’economia locale. Questo progetto titanico è stato portato avanti per un decennio e ha ottenuto un finanziamento di oltre 78 milioni di euro grazie al sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)

Redazione (Fonte EU)

Con un finanziamento complessivo di 105 milioni di euro, di cui 78 milioni provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), è stato possibile portare a termine il restauro di ben 70 edifici nell’ambito del progetto di recupero di Pompei.

Questo ambizioso programma ha reso accessibili oltre 40 ettari del sito archeologico, garantendo l’accesso anche alle persone con mobilità ridotta attraverso un itinerario dedicato di oltre 4 chilometri. Inoltre, gli edifici sono stati resi più sicuri rispetto agli eventi meteorologici estremi, che in passato avevano causato crolli devastanti.

Durante i lavori di restauro, sono state rimosse circa 30.000 tonnellate di materiali, tra cui pietra, ceneri e terra, facendo emergere dal suolo quasi 1.200 reperti e 170 nuovi oggetti e frammenti di gesso, arricchendo ulteriormente la nostra conoscenza dell’antica Pompei.

L’effetto positivo del progetto è stato evidente anche sul fronte del turismo, con un notevole aumento del numero di visitatori, passati da 2,3 milioni nel 2012 a oltre 4 milioni nel 2019.

Questo dimostra chiaramente come la cultura possa contribuire in modo significativo allo sviluppo economico della regione. Ne è prova il 40% di aumento dell’occupazione negli alberghi e il 20% di aumento del fatturato nei ristoranti nelle zone circostanti rispetto al 2013.

Pompei, situata nei pressi di Napoli (Campania), è stata sepolta sotto ceneri vulcaniche e pomice a seguito dell’eruzione del Monte Vesuvio nel 79 d.C.

Questa città antica è stata straordinariamente preservata sotto le ceneri, offrendo un’occasione unica per esplorare la vita romana del periodo quasi “congelata” nel momento dell’eruzione. Pompei è riconosciuta come sito patrimonio mondiale dell’UNESCO e rappresenta una delle principali mete turistiche d’Italia.

Il progetto di restauro di Pompei è stato avviato nel 2012 in seguito al crollo di vari edifici nel 2010, causato dalla mancanza di manutenzione e da eventi meteorologici estremi. In quel periodo, soltanto 5 delle 60 Domus presenti nel sito erano accessibili ai visitatori.

Il progetto ambizioso è stato suddiviso in 76 misure, integrate in 5 fasi, e si è articolato in due fasi principali: una durante il periodo di programmazione 2007-2013, con un investimento totale dell’UE di 40 milioni di euro, e una seconda fase, con un finanziamento di 65 milioni di euro, eseguita nel periodo 2014-2020.

Nel corso del periodo di programmazione 2014-2020, la politica di coesione dell’Unione Europea ha investito più di 939 milioni di euro in Italia per il recupero del patrimonio culturale del paese, contribuendo complessivamente con oltre 4 miliardi di euro in tutta l’Unione Europea a questo scopo.

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