Un altro successo di Avio, la società di Colleferro ‘lanciatissima’ nella space economy
Redazione
Il razzo Vega ha preso il via dal Centro Spaziale della Guyana Francese alle 22:36 ora locale (03:36 CEST) e ha eseguito con successo la missione VV23, mettendo in orbita eliosincrona due satelliti e dieci carichi utili ausiliari.
Il satellite THEOS-2, acronimo di Thailand Earth Observation System 2, rappresenta un satellite ottico ad altissima risoluzione progettato per soddisfare le priorità di sviluppo del Regno di Thailandia.
Questo strumento di osservazione terrestre offre una straordinaria risoluzione delle immagini a terra di 0,5 metri.
D’altra parte, il satellite FORMOSAT-7R/TRITON è un satellite sperimentale creato dall’Agenzia Spaziale Taiwanese (TASA) con la finalità di eseguire riflettometria satellitare di navigazione globale (GNSS-R).
Questo strumento cattura i segnali riflessi dalla superficie degli oceani, permettendo di calcolare la velocità del vento.
In aggiunta, durante questa missione, si è riusciti con successo a dispiegare dieci carichi ausiliari sfruttando l’innovativo sistema Small Spacecraft Mission Service (SSMS), il quale ha dimostrato la sua efficacia durante il volo Vega VV16 nel settembre 2020.
Il lancio di Vega ha seguito una sequenza precisa: il razzo è stato alimentato dai primi tre stadi per circa sei minuti prima della separazione del terzo stadio noto come ZEFIRO 9, dallo stadio superiore.
Quest’ultimo stadio, denominato AVUM, è stato acceso due volte prima di rilasciare simultaneamente i due satelliti principali.
Successivamente, due ulteriori accensioni dell’AVUM hanno permesso la separazione di tutti e dieci i cubesat del carico ausiliario.
La conferma di separazione è stata ottenuta per 8 satelliti, mentre la separazione dei rimanenti 2 cubesat è ancora in attesa di conferma.
L’intera missione VV23 è giunta a termine un’ora, 43 minuti e 58 secondi dopo il decollo, con una quinta ed ultima accensione dell’AVUM finalizzata alla deorbitazione dello stadio superiore.
Il CEO di Avio, Giulio Ranzo, ha condiviso il suo entusiasmo per il successo della missione, evidenziando il notevole sforzo congiunto dei team di Avio, Arianespace, ESA e CNES.
Questo sforzo ha consentito l’utilizzo efficiente del lanciatore Vega, minimizzando gli impatti sui programmi dei clienti, sottolineando la resilienza e l’impegno di tutti i partecipanti.