Sab. Lug 27th, 2024

L’Istat presenta lo studio riguardante la qualità degli under 16, derivati dall’Indagine annuale del 2022 su Reddito e condizioni di vita, e da un approfondimento specifico effettuato nel 2021 all’interno della medesima indagine

Redazione (Fonte ISTAT)

Nel 2022, il 28,8% dei ragazzi sotto i 16 anni si trova a rischio di povertà o esclusione sociale, superando il 24,4% della popolazione totale. Le disparità regionali evidenziano un maggiore svantaggio per i minori nel Sud e nelle Isole (46,6%) rispetto al Centro (21,4%) e al Nord (18,3%).

Le differenze emergono anche tra famiglie monogenitore (39,1%) e coppie con figli minori (27,2%). In particolare, la presenza solo della madre aumenta il rischio al 41,3%, mentre per le famiglie monogenitore uomo è del 27,6%. Il rischio cresce con il numero di figli minori: per le famiglie monogenitore, va dal 37,3% con un figlio a 40,8% con almeno due; per le coppie con un figlio è del 21,7%, mentre con due o più figli arriva al 29,6%.

I minori stranieri mostrano un rischio più elevato (41,5%) rispetto a quelli italiani (26,9%), con un divario massimo nel Mezzogiorno (89,2% vs. 45,4%). Nel Nord, i minori stranieri (41,1%) allineano il dato nazionale, mentre i coetanei italiani registrano solo il 13,4%.

Le famiglie con figli minori vivono più spesso in case in cui si paga il mutuo (26,3%), il doppio rispetto al totale delle famiglie (12,1%). La situazione si inverte con abitazioni di proprietà senza mutuo (39,3% vs. 59,4%). Le famiglie con minori abitano anche più frequentemente in affitto (23,8% vs. 19,6%).

Le famiglie monogenitore donna con minori vivono più spesso in affitto (31,0%) rispetto a quelle con il padre (26,8%). Un trend simile si osserva con abitazioni in usufrutto o uso gratuito (20,9% vs. 8,2%).

Le famiglie con minori segnalano più carenza di spazio (11,0%) rispetto al totale delle famiglie (7,9%), portando a condizioni di sovraffollamento più frequenti (36,1% vs. 17,9%).

Nel 2021, il 13,5% dei minori sotto i 16 anni è in condizione di deprivazione materiale e sociale, in linea con la media europea. Le maggiori criticità si riscontrano in Romania (42,5%), Bulgaria (36,5%) e Grecia (33,9%), mentre Slovenia (2,9%), Svezia (3,5%) e Finlandia (3,7%) presentano valori più bassi.

In Italia, le privazioni comuni includono l’impossibilità di sostituire mobili danneggiati (88,6%), trascorrere una settimana lontano da casa (81,3%) e svolgere attività di svago fuori casa (58,4%).

Nel 2021, il 4,9% dei minori vive in famiglie che hanno difficoltà economiche per l’acquisto di cibo, salendo al 7,0% nel Mezzogiorno. Inoltre, il 2,5% non consuma almeno un pasto proteico al giorno a causa delle limitazioni finanziarie. Complessivamente, il 5,9% dei minori sperimenta una condizione di deprivazione alimentare (6,2% Nord, 2,5% Centro, 7,6% Mezzogiorno).

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