Sab. Lug 27th, 2024

Il convegno, focalizzato sui divari di genere nel mercato del lavoro e nel sistema previdenziale, si è tenuto a Roma presso l’incantevole Palazzo Wedekind, utilizzando i dati forniti dall’INPS come punto di riferimento

Redazione (fonte INPS)

Nel corso degli ultimi vent’anni, il panorama dell’occupazione in Italia ha subito una profonda evoluzione socioculturale che ha coinvolto attivamente le donne.

Rispetto al passato, non vi sono più barriere formali all’accesso delle donne a una vasta gamma di professioni. Tuttavia, la parità di genere nel mercato del lavoro è ancora un obiettivo lontano dall’essere raggiunto.

Negli ultimi dieci anni, la percentuale di donne impiegate nel settore privato non agricolo è aumentata solo marginalmente; il tasso di femminilizzazione, ovvero la percentuale di donne lavoratrici rispetto al totale degli occupati, è cresciuto solo dal 40,6% nel 2010 al 41,7% nel 2022.

Le donne continuano ad essere concentrate in settori specifici, come sanità, istruzione e alloggi/ristorazione, mentre sono sotto-rappresentate nel settore manifatturiero e nelle posizioni apicali e meglio retribuite.

Anche nel settore pubblico, dove le donne costituiscono la maggioranza dei lavoratori, si osserva una forte segregazione settoriale, con le donne concentrate in settori come la scuola e la sanità.

Tuttavia, persiste anche qui un divario salariale a sfavore delle donne, seppur meno marcato rispetto al settore privato.

La disparità di genere si riflette anche nei redditi da pensione, con le donne rappresentate principalmente nelle classi di reddito più basse e percependo pensioni medie significativamente inferiori rispetto agli uomini.

Questi divari persistono nel tempo e sono attribuibili a differenze nella continuità delle carriere lavorative.

Durante un intervento, il Presidente del CIV dell’INPS, Roberto Ghiselli, ha sottolineato la crescente consapevolezza della disparità di genere nelle nuove generazioni e la necessità di politiche che tengano conto della conciliazione tra lavoro e vita familiare.

La Vicepresidente della Commissione parlamentare per il controllo sull’attività degli enti previdenziali, Annamaria Furlan, ha ribadito l’importanza di azioni volte a contrastare il divario di genere, mentre il commissario straordinario dell’INPS, Micaela Gelera, ha evidenziato l’importanza dei dati amministrativi dell’Istituto per analizzare approfonditamente il fenomeno della disparità di genere.

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