Sab. Giu 29th, 2024

Secondo l’Osservatorio Findomestic, rispetto allo scorso anno, la percentuale di italiani che rinunciano alle vacanze è scesa dal 12% all’8%

Redazione

La maggior parte delle persone parte in compagnia della famiglia, puntando più al relax e al benessere che alla cultura. La spesa media prevista è di quasi 1.800 euro a famiglia, un aumento del 15% rispetto al 2023. I rincari maggiori sono percepiti nei settori di bar, ristoranti e alberghi.

Il 92% degli italiani ha già programmato le vacanze (62%) o prevede comunque di farle (30%), ma per periodi più brevi rispetto alla scorsa estate.

Secondo il focus sul turismo dell’Osservatorio Findomestic (Gruppo BNP Paribas), il 41% degli intervistati partirà per una settimana (rispetto al 51% nel 2023), mentre il 27% trascorrerà solo qualche weekend fuori (un aumento di 9 punti percentuali rispetto all’ultima estate).

La percentuale di chi farà vacanze di due settimane o più rimane stabile al 30%. Solo l’8% degli italiani (rispetto al 12% nel 2023) non prenderà alcun giorno di vacanza, principalmente (per una famiglia su due) a causa della diminuzione del reddito.

“Gli italiani – commenta Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic – non vogliono rinunciare a qualche giorno di riposo nonostante l’incertezza economica: partiranno soprattutto per l’Italia (80%) e sceglieranno principalmente il mare (72%), seguito dalle città d’arte (24%) e dalla montagna (18%).

Le vacanze saranno trascorse principalmente con la famiglia (82%) piuttosto che con gli amici (15%), cercando più benessere e relax (61%) piuttosto che cultura o divertimento (24%)”.

La spesa media prevista è di 1.785 euro (+15%) e di 1.923 euro (+4%) per le famiglie di quattro o più persone. Gli italiani che pianificano le vacanze prevedono una spesa media di circa 1.785 euro, un aumento del 15% rispetto ai 1.560 euro del 2023.

Le famiglie con quattro o più persone riescono a contenere meglio l’aumento dei costi, con un budget medio di 1.923 euro, 73 euro in più (+4%) rispetto ai 1.850 euro dello scorso anno.

Nel complesso, quasi 7 famiglie su 10 (68%) prevedono di spendere fino a 2.000 euro, il 15% tra 2.000 e 3.000 euro e solo il 7% oltre i 3.000 euro. “Il 68% dei vacanzieri di quest’estate – continua Bardazzi – nota un aumento dei prezzi superiore a quello di altri settori, con i rincari più evidenti nei ristoranti e bar (65%), alberghi (58%), trasporti aerei e spiagge (41%)”.

“Per contrastare l’aumento dei prezzi e il calo del potere d’acquisto, chi parte intende fare ferie “intelligenti”: il 72% cercherà di spendere il meno possibile, il 69% eviterà le mete più ambite e il 65% ha prenotato con largo anticipo per risparmiare, evitando nel 59% dei casi i periodi di alta stagione”.

Quest’estate si preferirà l’albergo all’affitto, privilegiando posti conosciuti. L’albergo è la struttura scelta dal 34% degli intervistati (3 punti percentuali in più rispetto al 2023), mentre le case in affitto e i residence restano una soluzione molto apprezzata (30%, in linea con l’anno scorso).

Al terzo posto ci sono i bed & breakfast con il 22% delle preferenze. “La necessità di cercare relax e benessere – aggiunge Bardazzi – emerge anche dalla scelta delle destinazioni: oltre 3 persone su 10, per evitare complicazioni o brutte sorprese, andranno in posti già conosciuti, mentre il 25% sceglie nuove destinazioni solo seguendo i consigli degli amici”.

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