Mer. Lug 3rd, 2024

Un percorso artistico imperdibile per scoprire la Perla del Danubio, passeggiando tra murales, sculture pop-up e ruin bar dalle decorazioni eclettiche. Un’opportunità unica per immergersi nella ricca storia della città e ammirare l’eccezionale architettura del XXI secolo

Redazione

La capitale ungherese sta emergendo come una delle principali destinazioni europee per la street art, grazie a una vivace comunità di artisti e a un crescente riconoscimento internazionale.

La street art di Budapest non solo abbellisce la città, ma offre anche una finestra sulle sue dinamiche sociali e culturali.

Questa nuova ondata artistica ha l’obiettivo di trasformare le aree pubbliche in gallerie, offrendo consapevolezza e riflessioni sulla vita quotidiana, oppure ironia e allegria per cittadini e visitatori.

Street art e graffiti sono distribuiti in tutta Budapest, e la ricerca di queste gemme nascoste è un modo unico per esplorare la città e immergersi nella sua atmosfera artistica: è come visitare una mostra a cielo aperto!

Sebbene tutta la città sia ricca di street art, gli esempi più suggestivi si trovano nel Quartiere Ebraico, nel VII distretto, che è diventato il centro della cultura dell’arte urbana di Budapest.

Qui, molti murales iconici sono situati a pochi passi l’uno dall’altro. Dopo essere stato segnato dalla Seconda Guerra Mondiale, il quartiere ha invitato artisti da tutto il mondo a trasformare edifici rovinati con murales contemporanei, infondendo nuova energia e creatività nel circondario.

Tra le creazioni più celebri, si annoverano i murales di Neopaint Works, che ritraggono scene della vita quotidiana e personaggi storici, insieme alle opere di street artist internazionali che hanno lasciato il loro segno sulla città.

L’itinerario urbano inizia vicino alla sinagoga, dove i visitatori possono ammirare un meraviglioso ritratto dell’imperatrice Elisabetta, che dà il nome al distretto: Erzsébetváros, o “la città di Elisabetta”.

Arrivando a Kazinczy Street, famosa per i suoi murales colorati, si può vedere l’opera “Rubik’s Cube” di Neopaint Works, una delle più amate, che suggerisce la soluzione del famoso puzzle creato dall’ungherese Erno Rubik.

Questo murale fu dipinto nel 2014 per celebrare il quarantesimo anniversario del cubo di Rubik e il settantesimo compleanno del suo inventore.

Non lontano, un muro colorato dall’artista spagnolo Okuda rende omaggio all'”Angelo di Budapest”, il diplomatico spagnolo Ángel Sanz Briz, che salvò molti ebrei ungheresi dalla deportazione durante la Seconda Guerra Mondiale.

Sempre nel quartiere ebraico, ormai centro nevralgico della vita notturna, il murale dell’artista britannico Luke Embden promuove la tolleranza e l’unione con l’inv

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